Il Cuore di Gesù e simbolo di quell’infinito e imperscrutabile amore che spinse il Figlio di Dio a farsi nostro fratello, a morire per noi sulla croce e a rimanere per sempre nel Sacramento dell’altare.
Sacratissimo Cuore di Gesù
(dalla pagina di Maranatha.it)
I PRIMI NOVE VENERDI' DEL MESE
Offerta della giornata al Sacro Cuore di Gesù
Cuore Divino di Gesù, io ti offro per mezzo del Cuore Immacolato di Maria, madre della Chiesa, in unione al Sacrificio Eucaristico, le preghiere, le azioni, le gioie e le sofferenze di questo giorno in riparazione dei peccati e per la salvezza di tutti gli uomini, nella grazia dello Spirito Santo, a gloria del Divin Padre. Amen.
Atto di Consacrazione al Sacro Cuore
Il tuo Cuore, o Gesù, è asilo di pace, il soave rifugio nelle prove della vita, il pegno sicuro della mia salvezza. A Te mi consacro interamente, senza riserve, per sempre. Prendi possesso, o Gesù, del mio cuore, della mia mente, del mio corpo, dell'anima mia, di tutto me stesso. I miei sensi, le mie facoltà, i miei pensieri ed affetti sono tuoi. Tutto ti dono e ti offro; tutto appartiene a te. Signore, voglio amarti sempre più, voglio vivere e morire di amore. Fa o Gesù, che ogni mia azione, ogni mia parola, ogni palpito del mio cuore siano una protesta di amore; che l'ultimo respiro sia un atto di ardentissimo e purissimo amore per te.
Le promesse di Gesù a Santa Margherita Maria Alacoque
per i devoti del suo Sacro Cuore
1. Darò loro tutte le grazie necessarie al loro stato
2. Porterò soccorso alle famiglie che si trovano in difficoltà e metterò la pace nelle famiglie divise.
3. Li consolerò nelle loro afflizioni.
4. Sarò il loro sicuro rifugio in vita e specialmente in punto di morte.
5. Spargerò abbondanti benedizioni sopra tutte le loro opere.
6. I peccatori troveranno nel mio Cuore la fonte e l'oceano della Misericordia.
7. Le anime tiepide si infervoreranno.
8. Le anime fervorose giungeranno in breve a grande perfezione.
9. Benedirò i luoghi dove l'immagine del mio Sacro Cuore verrà esposta ed onorata.
10. A tutti coloro che lavoreranno per la salvezza delle anime darò loro il dono di commuovere i cuori più induriti.
11. Il nome di coloro che propagheranno la devozione al mio Sacro Cuore sarà scritto nel mio Cuore e non ne verrà mai cancellato.
12. Io ti prometto, nell'eccesso della Misericordia del mio Cuore, che il mio Amore Onnipotente concederà a tutti coloro che si comunicheranno al Primo Venerdì del mese per nove mesi consecutivi, la grazia della penitenza finale. Essi non moriranno in mia disgrazia, né senza ricevere i Sacramenti, e il mio Cuore sarà il loro asilo sicuro in quell'ora estrema.
Le rivelazioni a Santa Margherita Maria Alacoque
(dalla pagina di Cathopedia)
La grande fioritura della devozione si ebbe poi nel corso del XVII secolo, ad opera di due santi: San Giovanni Eudes (1601-1680), e la visitandina Santa Margherita Maria Alacoque
Santa Margherita ebbe quattro apparizioni del Sacro Cuore:
La prima avvenne il 27 dicembre 1673, festa di san Giovanni Evangelista. Gesù le apparve e Margherita si sentì "tutta investita della divina presenza"; Gesù la invitò a prendere il posto che san Giovanni aveva occupato durante l'Ultima Cena, e le disse:
« Il mio divino Cuore è così appassionato d'amore per gli uomini che, non potendo più racchiudere in sé le fiamme della sua ardente carità, bisogna che le spanda. Io ti ho scelta per adempiere a questo grande disegno, affinché tutto sia fatto da me. »
a seconda apparizione fu del 1674: il divino Cuore si manifestò su un trono di fiamme, più raggiante del sole e trasparente come cristallo, circondato da una corona di spine, simboleggiante le ferite inferte dai nostri peccati, e sormontato da una croce, perché dal primo istante che era stato formato, era già pieno d’ogni amarezza.
Sempre nel 1674 vi fu la terza visione, un venerdì dopo la festa del Corpus Domini. Gesù si presentò alla santa tutto sfolgorante di gloria, con le sue cinque piaghe brillanti come soli, e da quella sacra umanità uscivano fiamme da ogni parte, ma soprattutto dal suo mirabile petto, che rassomigliava ad una fornace; essendosi esso aperto, Margherita scoprì l'amabile e amante Cuore, la vera sorgente di quelle fiamme. Gesù si lamentò dell'ingratitudine degli uomini e della noncuranza rispetto ai suoi sforzi per far loro del bene, e le chiese di supplire a questo. Gesù la sollecitò a fare la Comunione al primo venerdì di ogni mese, e di prosternarsi con la faccia a terra dalle undici a mezzanotte, nella notte tra il giovedì e il venerdì. Vennero così indicate le due principali devozioni, la Comunione del primo venerdì del mese e l'ora santa di adorazione.
La quarta rivelazione ebbe luogo il 16 giugno 1675, durante l'ottava del Corpus Domini. Nostro Signore le disse che si sentiva ferito dalle irriverenze dei fedeli e dai sacrilegi degli empi, aggiungendo: "Ciò che mi è ancor più sensibile è che sono i cuori a me consacrati che fanno questo". Gesù chiese ancora che il venerdì dopo l'ottava del Corpus Domini fosse dedicato a una festa particolare per onorare il suo Cuore, e che si facesse la Comunione per riparare alle offese da lui ricevute. Inoltre indicò come esecutore della diffusione di questa devozione, il padre spirituale di Margherita, il gesuita san Claude de la Colombiere (1641-1682).
Fu effettivamente grazie agli sforzi di questo gesuita che la devozione al Sacro Cuore poté propagarsi ulteriormente.
Importante nello sviluppo della devozione al Sacro Cuore risultano tre encicliche:
Annum Sacrum di Leone XIII
Miserentissimus Redemptor di Pio XI
Haurietis Aquas di Pio XII
Significato
Lo scopo dell'adorazione del Sacro Cuore è quello di onorare con maggior fervore e devozione l'amore di Gesù Cristo che si offre e che lascia il segno vivo di tale offerta nel Sacramento dell'Eucaristia.
Lo spirito della devozione verso il Sacro Cuore è dunque onorare le sofferenze passate da Cristo e riparare le ingratitudini e gli affronti di cui è fatto oggetto ogni giorno nell'Eucaristia.
Al Cuore di Gesù la Chiesa cattolica rende culto di latria (adorazione), che si rende solo a Dio. Nel Cuore di Gesù la Chiesa adora:
uno degli organi della sua umanità, che, per l'intima unione con la Divinità, ha diritto all'adorazione;
l'amore del Salvatore per gli uomini, di cui è simbolo il suo cuore.